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Il mercato dei prodotti salutari tra tradizione e innovazione

I dati degli ultimi anni confermano che il mercato dei prodotti salutari è in forte crescita e sempre più consumatori scelgono alimenti provenienti da coltivazioni biologiche certificate e a chilometro zero, perché ritenuti utili per migliorare le proprie condizioni fisiche, rafforzare il sistema immunitario, combattere le malattie e favorire la salvaguardia dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi naturali.

La maggiore consapevolezza dei consumatori a livello globale di quanto sia importante un’alimentazione sana ed equilibrata ha portato a un profondo cambiamento degli stili di vita e di consumo non solo nei Paesi più industrializzati, ma anche in quelli in via di sviluppo, dove si sta registrando un significativo aumento del reddito pro-capite e, di conseguenza, una maggiore possibilità di accedere a cibi più sani e nutrienti, come evidenziato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità durante la Giornata Mondiale per la Sicurezza Alimentare 2022, il cui tema principale è stato “Cibo più sicuro, salute migliore”.

Con tali premesse, il mercato dei prodotti salutari è destinato a svilupparsi ulteriormente nei prossimi anni con una sempre maggiore attenzione alla sicurezza degli alimenti e il superamento delle criticità legate a situazioni politiche, economiche e sociali a livello locale e internazionale, come guerre, carestie, sfruttamento e condizioni di vita e di lavoro inique e inadeguate.

Perché si consumano più prodotti salutari rispetto al passato

I rischi per la salute delle persone e del Pianeta, causati dall’utilizzo di sostanze chimiche, pesticidi e ormoni per la crescita sono ormai noti alla maggior parte della popolazione mondiale, che sempre di più si affida al mercato dei prodotti salutari e ad aziende agricole e commerciali che propongono cibi biologici, sani e sicuri.

Questa maggiore attenzione alla sostenibilità alimentare si registra soprattutto in Europa, negli Stati Uniti e in Canada e si sta progressivamente diffondendo anche in altre parti del mondo, diventando un fenomeno non solo legato alla ricchezza economica, ma a una diversa percezione di ciò che può offrire il proprio territorio e le sue risorse, anche a costi decisamente più contenuti.

Un cambiamento di vedute davvero epocale, che negli ultimi anni sta modificando i processi di produzione e coltivazione delle materie prime, eliminando l’utilizzo di fertilizzanti chimici e sviluppando un’agricoltura più rispettosa delle caratteristiche del suolo, del territorio e delle comunità locali.

Questa nuova tendenza è confermata dall’aumento nell’ultimo decennio dei terreni coltivati secondo i principi dell’agricoltura biologica di ben 37 milioni di ettari e dal Rapporto Globale degli Alimenti Biologici, pubblicato nel 2022, che ne prevede una crescita annuale costante del 14% entro il 2026.

I motivi principali per cui le persone preferiscono consumare prodotti salutari e biologici, come frutta e verdura, cereali, prodotti da forno, carne da allevamenti sostenibili, bevande naturali e alimenti trasformati sono la perdita di peso e la difesa della salute, attraverso regimi alimentari più sani ed equilibrati, ma soprattutto la prevenzione di alcune gravi malattie, tra cui il diabete, il cancro e le patologie cardiache.

L’obiettivo del mercato dei prodotti salutari è quindi aumentare la disponibilità di cibi integrali, poco trasformati e privi di additivi, sostanze chimiche dannose per la salute dell’uomo e del Pianeta, zuccheri, grassi e conservanti, al fine di ritornare a una maggiore naturalità anche nel prossimo futuro.

Le opportunità del mercato dei prodotti salutari

Mangiare sano e sostenibile per molti consumatori è diventato prioritario e anche la composizione del carrello della spesa è notevolmente cambiata rispetto al passato, con una maggiore quantità di frutta e verdura, ma anche di prodotti locali, segno di una maggiore attenzione alle tradizioni e a prodotti provenienti da filiere più corte che possono garantire una maggiore freschezza e genuinità.

Le aziende del settore agroalimentare hanno capito quanto sia importante questa particolare nicchia di mercato e sempre più stanno cercando di ampliare la propria offerta, informando i clienti sui processi di produzione e la scelta delle materie prime, introducendo prodotti più sani e naturali e comunicando efficacemente le loro caratteristiche attraverso etichettature più dettagliate, packaging ecocompatibili e riciclabili e campagne su tutti i media più diffusi, puntando principalmente sulla sicurezza alimentare, la tradizionalità e l’innovazione di prodotti e processi produttivi sempre più efficaci, efficienti e sostenibili.

In passato, le regole del mercato e di consumo erano imposte dalle grandi aziende alimentari, che puntavano principalmente sulla quantità di prodotti da immettere sul mercato, senza badare troppo alle conseguenze sulla salute e sull’ambiente sia dei luoghi di produzione sia di quelli di destinazione con un utilizzo indiscriminato di sostanze chimiche e fertilizzanti artificiali, packaging inquinanti, sprechi alimentari e rifiuti in grande quantità.

Oggi, la maggiore consapevolezza del proprio ruolo nelle dinamiche di mercato e la capacità di influenzare le scelte economiche anche a livello industriale, ha trasformato i consumatori da semplici acquirenti quasi del tutto passivi in veri protagonisti del mercato dei prodotti salutari, creando nuove opportunità di crescita e valorizzazione della qualità dei cibi.

Se prima l’opinione delle persone era un elemento marginale, ora la produzione di qualità e la soddisfazione delle esigenze e dei desideri dei consumatori sono diventati valori fondamentali e imprescindibili per rimanere e crescere nel settore agroalimentare e la natura, la salute e la sostenibilità sono diventate condizioni essenziali per il successo di qualsiasi prodotto alimentare.

Oltre a ciò, i consumatori chiedono che le aziende del mercato dei prodotti salutari siano particolarmente attente all’impatto ambientale, applicando processi e politiche che riducano gli sprechi e l’inquinamento.

I consumatori non si accontentano che in etichetta compaia la parola “naturale”, ma sempre di più apprezzano le aziende che si impegnano concretamente nella riduzione del carbon footprint con azioni certificate, tracciate e documentate su tutta la catena di distribuzione, dall’approvvigionamento fino alla commercializzazione.

Inoltre, gli utenti ritengono un vantaggio acquistare e consumare prodotti alimentari che hanno subito processi di “upcycling”, ovvero il riciclo e il riutilizzo di ingredienti e materie prime che andrebbero generalmente scartate e si mostrano sensibili nei confronti delle procedure di produzione e dei materiali con cui vengono confezionati i cibi, preferendo gli imballi ecologici, riciclabili e non inquinanti.

La ricerca di una maggiore naturalità e attenzione ai temi ambientali in campo alimentare porta i consumatori a prediligere una dieta basata principalmente su prodotti di origine vegetale, anziché animale, soprattutto se provenienti da filiere corte, certificate e locali.

Questo non vuol dire che non ci sia comunque il desiderio di sperimentare nuovi sapori o cibi provenienti da altre regioni del mondo. L’importante è che i prodotti tipici o etnici siano comunque testimoni di una cultura e di una storia e che per la loro produzione siano stati rispettati principi di equità sociale e di sostenibilità ambientale.

In conclusione, la strada del mercato dei prodotti salutari inizia ad essere tracciata, ma il futuro riserva ancora molte occasioni di crescita e opportunità nuove per le aziende che sapranno innovarsi e trovare nuove soluzioni per soddisfare le specifiche esigenze dei consumatori, in modo mirato e sempre più personalizzato.

I prodotti Punto Equo rispettano pienamente i principi dell’agricoltura sostenibile, sono certificati e seguono i più rigorosi standard internazionali che ne garantiscono la massima naturalità, la presenza di ingredienti biologici certificati e l’esclusione di test sugli animali. I nostri metodi di produzione sono sempre a basso impatto ambientale e con una particolare attenzione alla biodiversità.

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