La sostenibilità ambientale e la riduzione dei rifiuti in plastica sono temi molto sentiti, soprattutto dalle nuove generazioni, sempre più coinvolte e impegnate nella difesa del Pianeta contro l’inquinamento e i cambiamenti climatici. Dal 2015, le manifestazioni per sensibilizzare le comunità nei confronti dei cambiamenti climatici e della sostenibilità si sono diffuse in ogni paese del mondo, sollecitando ogni cittadino a prendere coscienza delle proprie responsabilità e dell’impatto sull’ambiente delle proprie azioni quotidiane. Questa esigenza ormai impellente, ha spinto le aziende, i governi e le istituzioni a cercare nuove soluzioni e materiali innovativi che offrano una maggiore possibilità di riciclo e una drastica riduzione dei rifiuti non riutilizzabili e in plastica.
Nell’immaginario collettivo, i distributori automatici sono tra i principali utilizzatori di plastica monouso, ma presto anche nel settore del vending sarà necessario un cambio di rotta, grazie all’applicazione del Green Deal europeo e di nuove leggi in approvazione alla Camera, che vieteranno sostanzialmente l’utilizzo di bicchieri, piatti e stoviglie in plastica utilizzabili una sola volta.
Molte aziende del settore vending dovranno quindi adattarsi velocemente a queste normative e, in alcuni casi, modificare i propri distributori automatici, rifornendoli solo con bicchieri, palettine e prodotti plastic free.
Da questo punto di vista, Puntoequo è un’azienda all’avanguardia, perché sin dall’inizio ha deciso di proporre ai propri clienti solo bicchieri compostabili, palettine in legno e prodotti alimentari con packaging ecocompatibili e riciclabili. Precorrendo i tempi, e in un’ottica di riduzione dei rifiuti, sin da subito Puntoequo ha deciso di fornire ai clienti, interessati e sensibili alle tematiche ambientali, tazzine e borracce personalizzate e riutilizzabili, e colonnine per la distribuzione dell’acqua direttamente collegate alla rete idrica locale.
I distributori automatici plastic free per un mondo più pulito
La sostenibilità ambientale passa sicuramente attraverso l’utilizzo di materiali come la carta, l’alluminio e vetro, ma soprattutto dalla maggiore consapevolezza dell’impatto che le azioni quotidiane possono avere sulla salvaguardia dell’ambiente.
Uno studio del WWF ha calcolato che dal 1964 la produzione di plastica è passata da 15 milioni di tonnellate l’anno agli oltre 310 attuali, con un continuo crescendo negli ultimi anni, e più di 8 milioni di tonnellate annue finiscono negli oceani con un inquinamento sempre più preoccupante e dannoso per le specie animali.
La plastica si trova ormai ovunque, in aree disabitate come l’Isola di Henderson nel Pacifico Meridionale, nei ghiacci delle calotte polari, negli stomaci dei pesci e dei grandi cetacei, fino alle profondità marine e all’interno di alcune rocce nelle Hawai, ormai definite come plastiglomerati.
Si tratta del terzo materiale umano più utilizzato dopo il cemento e l’acciaio, ma mentre questi ultimi hanno una durata molto lunga, la plastica ha un utilizzo estremamente limitato nel tempo e diffuso. Questo materiale, nell’ultimo secolo, stato veramente rivoluzionario, perché per le sue caratteristiche di resistenza, impermeabilità e duttilità, ha permesso di trasportare cibi, creare oggetti e imballare merci in modo veloce, con un ingombro minimo e a costi decisamente contenuti rispetto ad altri materiali come il legno o il ferro. Dall’altra parte, pur essendo riciclabile, richiede tempi molto lunghi per degradarsi e per le grandi quantità presenti nelle discariche o disperse nell’ambiente, rappresenta un serio pericolo per l’ecosistema mondiale.
L’economia lineare, dove gli oggetti vengono utilizzati una volta sola e poi gettati via, ha contribuito in modo significativo ad aumentare la quantità di rifiuti, e oggi sono molte le iniziative di enti e governi che si propongono di recuperare e riciclare correttamente le plastiche disperse in mare o in natura con progetti e soluzioni innovative.
Nel quotidiano però tutti possono fare un gesto utile e rispettoso dell’ambiente, a partire dai propri gesti e scelte di tutti i giorni, decidendo ad esempio di utilizzare materiali che siano meno inquinanti e iniziando a modificare i propri comportamenti con una maggiore attenzione al riutilizzo, riciclo, riuso dei materiali e alla raccolta differenziata. L’economia può così diventare circolare e più rispettosa dell’ambiente.
Infatti, utilizzare le borracce in alluminio, resistenti, leggere e riutilizzabili all’infinito, è un’ottima pratica per ridurre l’utilizzo di bottigliette di plastica. Ogni borraccia è personale e può essere utilizzata non solo in ambito lavorativo, inoltre la possibilità di servirsi di colonnine collegate alla rete idrica permette di avere a disposizione acqua sempre fresca e corrente in ogni momento della giornata, al contrario delle bottigliette dove l’acqua può restare anche qualche giorno e necessita di essere trasportata e rifornita. Dal punto di vista ambientale, non è solo vantaggioso per la riduzione della quantità di plastica, ma anche per la diminuzione dell’inquinamento atmosferico dovuto ai gas di scarico dei mezzi utilizzati per il trasporto.
I bicchieri di carta sono perfetti per la pausa caffè, perché mantengono il calore delle bevande calde, in modo sano e, se correttamente smaltiti, possono essere riutilizzati come utile compost per la concimazione dei campi. In alternativa, si possono utilizzare le tazzine personali, lavabili e usabili più volte, che permettono di ridurre in modo significativo la quantità di rifiuti, in modo del tutto sostenibile.
Per quanto riguarda le palette per mescolare lo zucchero, il bambù proveniente da coltivazioni certificate e controllate, permette di sostituire efficacemente i cucchiaini di plastica con un materiale ecologico e completamente compostabile, mentre per gli alimenti il packaging in carta, vetro o alluminio è sicuramente più facilmente recuperabile e riutilizzabile per nuove confezioni.
A tutto questo va unita una corretta informazione dei dipendenti sull’importanza della raccolta differenziata e una maggiore sensibilizzazione alle tematiche ambientali, creando una nuova consapevolezza del proprio ruolo e delle proprie azioni per un mondo decisamente più vivibile e pulito nel nostro presente e nel futuro delle prossime generazioni.
Per Puntoequo, la sostenibilità ambientale è fondamentale e si concretizza ogni giorno a partire dalla gestione dei distributori automatici, fino alla scelta degli incarti più ecosostenibili e degli accessori per la somministrazione dei prodotti. Ogni dettaglio viene accuratamente studiato e valutato, perché sia il più possibile rispettoso dell’ambiente, delle persone e del mondo che ci circonda. Pertanto, scegliere i distributori Puntoequo non deve solo essere una scelta economica ed estetica, ma principalmente etica e di responsabilità sociale e ambientale.