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Il caffè fa bene alla salute: i benefici per il nostro organismo

Una buona tazzina di caffè è un appuntamento irrinunciabile per molti italiani per iniziare la giornata, oltre ad essere un momento piacevole da condividere con la famiglia, gli amici o i colleghi. Ma quanto se ne può bere durante la giornata? E, soprattutto, il caffè fa davvero bene alla salute?

Sugli effetti di questa gustosa bevanda sono stati fatti importanti studi, a partire dagli aspetti psicologici fino alle proprietà organolettiche e al benessere del nostro stato psicofisico. Da ciò che è emerso, sembra che i benefici che si possono trarre dal caffè superino abbondantemente i rischi, così come è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista New England Journal of Medicine, secondo cui 4-5 tazzine di caffè al giorno, consumate da una persona in buona salute, sono un ottimo sistema per limitare l’insorgenza di malattie croniche.

Perché bere caffè fa bene alla salute?

Il caffè è la bevanda più popolare al mondo e, insieme al thè e al cioccolato, è sicuramente una delle più studiate da epidemiologi e nutrizionisti, in particolare per l’alta concentrazione di caffeina e per le ripercussioni che questa sostanza può avere sul benessere dell’organismo, quando viene assunta quotidianamente.

Ciò che è emerso, è che il caffè è un ottimo digestivo, perché stimola la produzione dei succhi gastrici e biliari, facilitando la digestione dei cibi e lo sviluppo della flora batterica e del microbiota intestinale, essenziale per mantenere un buon livello di difese immunitarie e di tonicità della muscolatura dell’intestino tenue.

Inoltre, grazie alla sua capacità di migliorare la termogenesi e il consumo di calorie, favorisce il dimagrimento e il mantenimento del corretto peso corporeo, riducendo anche l’appetito se assunto in dosi considerevoli.

Sono state anche individuate proprietà antiossidanti, antimutagene, antinfiammatorie e analgesiche, che aiuterebbero l’organismo ad allontanare il rischio di malattie croniche, anche particolarmente gravi e invalidanti, come il morbo di Parkinson, il diabete di tipo 2 e alcuni tumori, tra cui quelli al fegato, all’utero, al seno, alla pelle e alla prostata.

Tra tutti gli organi, sembra che il fegato tragga maggior beneficio dal consumo regolare di caffè, soprattutto nei soggetti affetti da cirrosi epatica, che potrebbe trasformarsi in epatocarcinoma.

Dall’altra parte, bere caffè aiuta a superare i momenti di stanchezza fisica e mentale, aumentando la capacità di concentrarsi e accorciando i tempi di reazione. Un utile alleato soprattutto per chi svolge lavori ripetitivi o deve mantenere alta l’attenzione per lunghi periodi, come ad esempio i piloti di aerei, anche se è bene sapere che non può sostituire le ore di sonno e un buon riposo rigenerante.

Per quanto riguarda il sistema cardiovascolare, il caffè ha un effetto vasodilatatore, che migliora l’ossigenazione del sangue e fa aumentare la pressione sanguigna, anche se sembra che il consumo regolare aiuti a sviluppare una sorta di tolleranza, che metterebbe al riparo dall’ipertensione, grazie alla presenza dell’acido clorogenico, il quale smorzerebbe gli effetti negativi sulla pressione sanguigna. Si possono inoltre tenere sotto controllo i valori del colesterolo e il rischio di ammalarsi di malattie coronariche o di ictus celebrale.

Quando il caffè fa male alla salute?

Gli effetti negativi della caffeina sull’organismo umano sono principalmente legati alle quantità di caffè che vengono consumate quotidianamente. Un consumo di caffè che va oltre le 4-5 tazzine al giorno, espone infatti a diversi rischi per la salute.

Innanzitutto, se si beve troppo caffè durante la giornata e per lungo tempo, si potrebbe danneggiare il sistema digerente, perché verrebbero prodotti succhi gastrici in eccesso, che andrebbero a rovinare le pareti dello stomaco, causando ulcere, gastriti e reflusso gastroesofageo.

Per quanto riguarda le funzioni cardiache e nervose, bere troppi caffè sarebbe la prima causa d’insonnia, soprattutto se consumato nel tardo pomeriggio, ma si potrebbero anche avere vampate di calore, tachicardia, tremori, sbalzi di pressione e fenomeni ipertensivi.

Se vengono aggiunti latte o zucchero, il potere lipolitico del caffè, che aiuta a tenere sotto controllo il peso corporeo e favorisce il dimagrimento, viene praticamente annullato o addirittura ribaltato, perché si aggiungono ulteriori calorie alla bevanda.

Infine, un eccesso di caffè inibisce l’assorbimento di importanti Sali minerali, tra cui il ferro e il calcio, fondamentali per la produzione di emoglobina e per la rigenerazione dei tessuti ossei, esponendo l’organismo al rischio di ammalarsi di anemie e osteoporosi.

Ci sono poi controindicazioni per quanto riguarda il consumo di caffè in gravidanza, in particolare nel terzo trimestre, perché il metabolismo della caffeina risulta ridotto e potrebbe causare aborti o basso peso del neonato alla nascita. Inoltre, durante l’allattamento, la caffeina può facilmente passare al bambino attraverso il latte materno, con effetti negativi sulla loro salute e sulla loro crescita.

Quanti caffè si possono bere al giorno?

La quantità di caffeina che si può assumere quotidianamente dipende dalle abitudini, dal tipo di preparazione e dalla qualità delle miscele e delle materie prime. Generalmente, si considerano sicuri 400 mg di caffeina al giorno, consumati da un adulto in buone condizioni fisiche e di salute.

In Italia, nella maggior parte dei casi, il caffè viene preparato con la moka o con le macchine per l’espresso ad uso domestico o professionale. Tenendo conto che un normale caffè non decaffeinato con la moka contiene circa 80 mg di caffeina, mentre una tazzina di espresso può arrivare fino a 60 mg, si può dire che non bisognerebbe superare le quattro dosi di caffè al giorno, perché, andando oltre, si potrebbero iniziare a percepire gli effetti negativi della caffeina, come la tachicardia e i disturbi gastrici.

Il caffè decaffeinato contiene una minore quantità di caffeina, che però non viene eliminata completamente durante il processo di lavorazione, per cui va sempre consumato con moderazione e senza eccedere nelle quantità.

In conclusione, si può affermare che bere caffè fa bene alla salute, se consumato nelle giuste quantità e senza eccessi, oltre ad essere un ottimo modo per spezzare la giornata lavorativa con un momento di relax ricco di gusto ed energia.

Per questo è importante scegliere caffè di ottima qualità, come quelli proposti da Punto Equo, che provengono esclusivamente dalla filiera del commercio equo e solidale, rispettano pienamente i principi dell’agricoltura sostenibile, sono certificati e seguono i più rigorosi standard internazionali che ne garantiscono la massima naturalità, la presenza di ingredienti biologici certificati e l’esclusione di test sugli animali.

I metodi di produzione utilizzati dai nostri fornitori e dai nostri partner sono sempre a basso impatto ambientale e con una particolare attenzione alla biodiversità e al rispetto dei diritti delle persone, dei lavoratori e delle comunità locali.

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